Abstract: Se la mia Storia del Piemonte dovesse limitarsi all'epoca in cui è esistita un'entità geografica, linguistica o politica chiamata Piemonte, e i cui abitanti erano e sono chiamati piemontesi, quella storia non solo comincerebbe piuttosto tardi, ma farebbe comunque fatica ad appoggiarsi su un'area dai confini stabili [...]. In questo libro è stato dunque inevitabile operare una scelta diversa. Esso racconta la storia della terra che oggi chiamiamo Piemonte e dei popoli che l'hanno abitat ...;
[Read more...]Se la mia Storia del Piemonte dovesse limitarsi all'epoca in cui è esistita un'entità geografica, linguistica o politica chiamata Piemonte, e i cui abitanti erano e sono chiamati piemontesi, quella storia non solo comincerebbe piuttosto tardi, ma farebbe comunque fatica ad appoggiarsi su un'area dai confini stabili [...]. In questo libro è stato dunque inevitabile operare una scelta diversa. Esso racconta la storia della terra che oggi chiamiamo Piemonte e dei popoli che l'hanno abitata, dallo spartiacque alpino e appenninico fino al Ticino, riportando in vita, per quanto è possibile, l'intera stratificazione di vicende storiche e di esperienze umane che qui hanno avuto luogo. [...] L'ambizione è di far sì che chiunque oggi viva in Piemonte possa ritrovare in queste pagine la storia dei luoghi in cui abita, dalle prime tracce di insediamento umano fino all'inizio del terzo millennio, in continuo confronto con le vicende, non di rado anche molto diverse, di tutte le altre zone che nel tempo si sono poi integrate fino a condividere, oggi, un'unica amministrazione e una stessa identità regionale.
Abstract: "Se la mia Storia del Piemonte dovesse limitarsi all'epoca in cui è esistita un'entità geografica, linguistica o politica chiamata Piemonte, e i cui abitanti erano e sono chiamati piemontesi, quella storia non solo comincerebbe piuttosto tardi, ma farebbe comunque fatica ad appoggiarsi su un'area dai confini stabili [...]. In questo libro è stato dunque inevitabile operare una scelta diversa. Esso racconta la storia della terra che oggi chiamiamo Piemonte e dei popoli che l'hanno abita ...;
[Read more...]"Se la mia Storia del Piemonte dovesse limitarsi all'epoca in cui è esistita un'entità geografica, linguistica o politica chiamata Piemonte, e i cui abitanti erano e sono chiamati piemontesi, quella storia non solo comincerebbe piuttosto tardi, ma farebbe comunque fatica ad appoggiarsi su un'area dai confini stabili [...]. In questo libro è stato dunque inevitabile operare una scelta diversa. Esso racconta la storia della terra che oggi chiamiamo Piemonte e dei popoli che l'hanno abitata, dallo spartiacque alpino e appenninico fino al Ticino, riportando in vita, per quanto è possibile, l'intera stratificazione di vicende storiche e di esperienze umane che qui hanno avuto luogo. [...] L'ambizione è di far sì che chiunque oggi viva in Piemonte possa ritrovare in queste pagine la storia dei luoghi in cui abita, dalle prime tracce di insediamento umano fino all'inizio del terzo millennio, in continuo confronto con le vicende, non di rado anche molto diverse, di tutte le altre zone che nel tempo si sono poi integrate fino a condividere, oggi, un'unica amministrazione e una stessa identità regionale".
Abstract: 1. Dai primi uomini alla conquista romana 3 I. I cacciatori del Paleolitico 5 2. Contadini e pastori del Neolitico 9 3· Le palafitte dell'Età del Bronzo 12 4. Liguri e Celti a) La formazione dei gruppi etnici, 12; b) I Celti: la civiltà di Golasecca, 13; c) I Celto-liguri: l'areale taurino-salasso, 15; d) I Liguri, 17 18 5. Le invasioni gaIliche a) Le preinvasioni del v secolo, 18; b) La grande invasione del IV secolo, 19; c) Il contraccolpo dell'invasione gaIlic ...;
[Read more...]1. Dai primi uomini alla conquista romana 3 I. I cacciatori del Paleolitico 5 2. Contadini e pastori del Neolitico 9 3· Le palafitte dell'Età del Bronzo 12 4. Liguri e Celti a) La formazione dei gruppi etnici, 12; b) I Celti: la civiltà di Golasecca, 13; c) I Celto-liguri: l'areale taurino-salasso, 15; d) I Liguri, 17 18 5. Le invasioni gaIliche a) Le preinvasioni del v secolo, 18; b) La grande invasione del IV secolo, 19; c) Il contraccolpo dell'invasione gaIlica nell'area ligure, 21 22 6. La conquista romana a) La romanizzazione degli Insubri, 23; b) La colonizzazione romana a sud del Po, 26; c) La prima penetrazione in territorio salasso, 30 ll. Da Augusto al cristianesimo 31 1. L'integrazione amministrativa nell'Italia romana 34 2. L'investimento augusteo 37 3· Il tessuto urbano 4 I 4. Il mondo rurale 43 5· La società in età imperiale a) I ceti dirigenti: senatori ed equestri, 43; b) I liberti, 46; c) Ceti medi ed eleemento indigeno, 47 49 6. I culti religiosi 50 7. Crisi e trasformazione in età tardoantica a) La crisi economica e demografica, 50; b) La riorganizzazione amministratiiva,53 55 8. L'avvento del cristianesimo a) La diffusione della nuova fede, 55; b) L'organizzazione delle diocesi, 56; c) Una nuova geografia, 58; d) Protagonisti nuovi: vescovi, monaci, santi, 59 III. Dalle invasioni barbariche a Carlo Magno p.62 1. L'età delle invasioni a) Le calamità del v secolo, 62; b) Il regno ostrogoto, 65; c) Dalla Guerra grecoogotica all'invasione longobarda, 67; cl) Degrado del territorio e fortificazione deegli insediamenti, 69 72 2. Il Piemonte nel regno longobardo a) Il popolamento, 72; b) I quadri amministrativi, 75; c) Fra crisi e ripresa, 77 82 3. Il Piemonte nell'impero carolingio a) L'inserimento amministrativo nell'impero, 82; b) Il personale di governo, 83; c) Proprietà demaniale e sistema curtense, 84; d) La società del Piemonte caroolingio, 87; e) L'organizzazione ecclesiastica: le pievi, 88 IV. Re, marchesi e vescovi: i secoli intorno al Mille 90 I. Il disordine nel regno 9 I 2. Le invasioni: U ngari e Saraceni 93 3· La formazione delle marche 96 4. L'affermazione delle signorie episcopali 99 5· L'avventura di Arduino d'Ivrea 103 6. Il territorio: dissodamenti, mercati, incastellamento 106 7. La disgregazione delle marche 110 8. La riforma ecclesiastica e la lotta per le investiture v. Signori, rustici e comuni: la prosperità medievale 114 1. Le campagne in crescita a) Un mondo contadino dinamico e vitale, 114; b) I nuovi quadri organizzativi: il villaggio e la signoria, I 17 122 2. Nobili, principi e monaci a) L'aristocrazia militare, 122; b) Le dinastie principesche, 125; c) Cistercensi e Certosini, 128 130 3. I comuni a) La crescita delle città, 130; b) La nascita dei comuni, 133; c) L'aristocrazia consolare, 136 138 4. Il conflitto con !'impero e con i principi a) L'età del Barbarossa, 138; b) I comuni trionfanti e la «fuga» in Oriente dei marchesi di Monferrato, 140; c) L'età di Federico II, 142 144 5· I comuni rimodellano il territorio a) La sottomissione dell'aristocrazia rurale, 144; b) Le città nuove, 146; c) Villeenove e borghifranchi, 148; d) La formazione del distretto cittadino, 151 153 6. L'allargamento della partecipazione politica a) La crescita politica delle comunità rurali, 153; b) L'esperienza dei comuni <VI. Il tardo Medioevo fra crisi e innovazione 158 1. La crisi delle libertà comunali a) Le prime dominazioni signorili, 158; b) Le signorie milanesi e sabaude, 160; c) Guelfi e ghibellini, 161; d) Tentativi di signoria urbana, 164 166 2. Città e campagne fra crisi e ripresa a) La peste e la guerra, 166; b) Il popolamento di città e campagna, 169; c) Le trasformazioni dell' economia, 17 I 3. I principati territoriali riorganizzano il territorio a) La competizione politico-militare, 174; b) La creazione di una nuova nobiltà feudale, 179; c) Una nuova gerarchia urbana, 183 4. I nuovi spazi della politica a) Uffici e ufficiali, 187; b) La corte, 191; c) Le assemblee dei Tre Stati, 192; d) L'uso politico della violenza, 195; e) La politica delle comunità rurali, 197 5. La vita religiosa a) La Chiesa fra innovazione e decadenza, 201; b) Partecipazione, dissidenza e repressione, 205 VII. Fra guerre e assolutismo: il Cinque e Seicento 210 1. Il Piemonte obiettivo strategico e campo di battaglia a) Le guerre d'Italia (1494-1559),21 I; b) Da Emanuele Filiberto a Carlo Emaanuele I (1559-1630), 217; c) Guerre civili e sudditanza alla Francia (1631-90), 220; d) Le guerre del Re Sole e l'assedio di Torino, 223 225 2. La rivoluzione militare in Piemonte a) La fortificazione dei centri abitati, 225; b) Dalla milizia paesana all'esercito permanente, 229 2) 2 3. La fiscalità a) La nascita dello Stato assoluto, 232; b) L'imposizione di nuovi oneri fiscali, 233; c) Un prelievo fiscale in crescita costante, 236; d) Leva fiscale e autonoomie locali, 238 240 4. Lo Stato assoluto e la società a) Gli apparati di governo e il loro personale, 240; b) La corte e l'impiego dei nobili, 244; c) La carriera delle armi, 247 250 5. Lo Stato assoluto attacca le autonomie locali a) L'impianto delle province, 250; b) Il ridimensionamento delle autonomie citttadine, 251; c) La politica dei consigli comunali, 254; ti) Il caso Mondovi, 256; e) Torino: nascita di una capitale, 258 262 6. Lo Stato e i feudatari a) La politica delle infeudazioni, 262; b) Tra conflitto e contrattazione, 266 269 7. Stato assoluto e Controriforma a) Il clero fra abusi e disciplinamento, 269; b) La lotta contro i protestanti, 273; c) Le persecuzioni contro i valdesi, 274; d) Confraternite e santuari, 278 281 8. L'economia tra crisi congiunturali e sviluppo precapitalistico a) Fasi di prosperità, fasi di crisi, 281; b) L'agricoltura, 284; c) L'integrazione fra città e campagna, 287; d) Il credito, 290; e) La protoindustria, 292 Vili. Dalle riforme alla rivoluzione: il Settecento e l'età napoleonica 296 I. Demografia e congiuntura 201 2. L'agricoltura fra autoconsumo e mercato a) Tecniche e colture, 301; b) Tra affittanza capitalistica e autoconsumo conntadino, 305 207 3. Lo sviluppo industriale a) La seta, 307; b) La lana, il cotone, il lino, 309; c) Operai e industriali, 310 313 4. Lo stato sabaudo tra dispotismo e riforme a) Assolutismo riformatore o illuminato?, 313; b) Il re e la corte, 315; c) Miniistri e apparati di governo, 317; d) La politica fiscale, 320; e) L'istruzione pubbliica,322 5. La Chiesa e l'esercito a) La Chiesa, 325; b) L'esercito, 329 6. Politica e società a) La politica delle infeudazioni, 335; b) Le municipalità e le élite urbane, 339; c) La politica nelle comunità rurali, 343 7. La Rivoluzione in Piemonte a) Il malessere: 1789-92,347; b) La guerra: 792-96, 351; c) La crisi della moonarchia e il dilagare delle rivolte: 1796-98, 354; d) Dal Governo Provvisorio a Marengo, 360 8. L'età napoleonica a) L'annessione alla Francia, 364; b) La vendita dei beni nazionali, 367; c) La partecipazione politica dei notabili, 371 ; d) Fra modernizzazione e reazione, 374; e) L'economia, 378 IX. Dal Risorgimento alla Rivoluzione industriale 38r 1. L'età della Restaurazione a) Il ritorno del re, 38r; b) L'amministrazione monarchica e i limiti dell'epuraazione, 383; c) L'opposizione patriottica e i moti del r82I, 385; d) Il governo di Carlo Felice, 387 390 2. Il Risorgimento fino al r 849 a) Il regno di Carlo Alberto, 390; b) La modernizzazione economica fino al r848, 393; c) Il r848, 397; d) La prima guerra d'Indipendenza, 400 403 3. Il decennio di Cavour a) Una nuova politica e i suoi risultati, 403; b) Il rafforzamento della classe opeeraia, 405; c) Il conflitto con la Chiesa, 408; d) La seconda guerra d'Indipendennza,4ro 413 4. Il Piemonte nell'Italia unita a) I comportamenti politici, 413 b) L'agricoltura fra piccola proprietà e moderrnizzazione, 416; c) L'industria, 419 422 5. La crisi di fine Ottocento a) La crisi agricola, 422; b) Crisi e ammodernamento del comparto industriale, 424; c) Il movimento operaio, 428; d) L'emigrazione, 430 432 6. L'età di Giolitti a) La crescita economica, 432; b) I contraccolpi sull'agricoltura, 435; c) Le lotte politiche e sindacali, 436 x. Dalla prima Guerra mondiale alla Liberazione 439 1. Il Piemonte e la Grande Guerra 441 2. Il« biennio rosso» 443 3· Lo squadrismo 449 4· Il Ventennio fascista a) La lotta politica, 449; b) L'evoluzione economica, 453; c) La costruzione del consenso, 456 461 5. La seconda Guerra mondiale e la Resistenza a) Dallo scoppio della guerra alla caduta del fascismo, 461; b) La nascita del moovimento partigiano, 463; c) 10 sviluppo della guerra partigiana, 466; d)Emblema del consenso, 470; e) La Resistenza piemontese vista da Salò, 475; f) La Liberazione, 477 Epilogo. Dal dopoguerra alla globalizzazione p. 481 1. Dalla ricostruzione al miracolo economico 484 2. La conflittualità in fabbrica e fuori 486 3. La stagione del terrorismo 489 4. I comportamenti elettorali 491 5. Conclusione 493 Orientamento bibliografico 501 Indice dei nomi 5 I 6 Indice dei luoghi