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Autore:Capra, Luigi
Pubblicazione:Ivrea : Priuli & Verlucca, 2001
Abstract: I colli bassi, vie che portano da una valle a quella vicina, da un’alpe a un’altra; sono i collegamenti minori, ormai sempre meno praticati, che costituiscono l’oggetto di questo Quaderno. Sono le vie “trasversali” che conducevano alle vallate confinanti, agli universi prossimi ma comunque sempre posti al di là di un limite. Un confine tracciato dagli elementi naturali ma carico di valenze simboliche, di significati profondi. Un segno che è linea naturale, che divide gli spazi ma che a ...;
[Read more...]I colli bassi, vie che portano da una valle a quella vicina, da un’alpe a un’altra; sono i collegamenti minori, ormai sempre meno praticati, che costituiscono l’oggetto di questo Quaderno. Sono le vie “trasversali” che conducevano alle vallate confinanti, agli universi prossimi ma comunque sempre posti al di là di un limite. Un confine tracciato dagli elementi naturali ma carico di valenze simboliche, di significati profondi. Un segno che è linea naturale, che divide gli spazi ma che alla fine si trova a dividere anche l’anima. I colli erano oltrepassati per vendere alle fiere i poveri oggetti costruiti durante l’inverno, per condurre le mandrie e le greggi al pascolo, per cacciare, per trasportare i morti al cimitero, per accompagnare il turista o per guidare il viandante, per cercare l’indispensabile per la sopravvivenza, per emigrare, per ritornare a casa, per morire nella propria terra. Ecco allora i colli attraverso i quali sono transitate nuove conoscenze tecniche, nuove devozioni religiose e si sono diffuse lontane leggende. Ancora oggi solo attraverso questi passaggi, attraverso questi percorsi ormai abbandonati ci si può riappropriare dello spirito vero, del senso profondo della montagna, dell’andare per i monti, del mountaineering dei viaggiatori inglesi o, come diceva l’abbé Gorret, del fare il viaggio à travers monts. Qui si ritrova l’essenza assoluta della cultura alpina. Dal viaggio à travers monts possono nascere e prendere forma nuovi impulsi per rientrare in una dimensione che sembra a prima vista perduta, offuscata dall’antropizzazione esasperata dell’ambiente, volta a divorare ogni spazio di wilderness e a spegnere ogni rappresentazione mentale, ad annullare ogni riconoscimento simbolico.
Il campo dell’indagine è stato limitato alle valli allineate a sud del Monte Rosa: la Valled’Ayas, la Valle del Lys (Gressoney), la Valsesia superiore e le limitrofe Valli Biellesi occidentali; una terra particolarmente ricca di riferimenti storici e culturali, un’area di transiti antichi, una regione di confronto e di arricchimento tra differenti culture, tra i caratteri originali e i contributi dell’esterno, un’area infatti in cui erano estremamente importanti i percorsi longitudinali di collegamento ma in cui erano altresì prolifici e vivi i percorsi trasversali.
INDICE
INTRODUZIONE
LA VISIONE DEL COLLE
La rappresentazione e il significato
I racconti e le leggende
I testimoni
LE VALLI ALLINEATE: VALLE D’AYAS, VALLE DI GRESSONEY, VALSESIA E VALLI BIELLESI OCCIDENTALI
L’uomo e l’ambiente
La topologia: colli e percorsi
I DOCUMENTI
La narrazione storica
Le relazioni militari
Le relazioni degli scienziati
Le relazioni dei viaggiatori
Il viaggio dei sacerdoti-alpinisti
BIBLIOGRAFIA