Abstract: Categoria terapeutica: Attività ad alto contenuto di cittadinanza e partecipazione attiva. Indicazioni terapeutiche Stati inerti di cittadinanza, poca condivisione delle regole, mancanza di conoscenza della Costituzione Italiana, scarsità di stimoli alla partecipazione attiva. Controindicazioni: Non sono state riscontrate controindicazioni nella somministrazione continua delle attività. Precauzioni: È importante lavorare sulla formazione del gruppo prima ancora di somministrare le atti ...;
[Read more...]Categoria terapeutica: Attività ad alto contenuto di cittadinanza e partecipazione attiva. Indicazioni terapeutiche Stati inerti di cittadinanza, poca condivisione delle regole, mancanza di conoscenza della Costituzione Italiana, scarsità di stimoli alla partecipazione attiva. Controindicazioni: Non sono state riscontrate controindicazioni nella somministrazione continua delle attività. Precauzioni: È importante lavorare sulla formazione del gruppo prima ancora di somministrare le attività. In alternativa si possono scegliere alcuni dei giochi proposti per sviluppare un elevato livello di socializzazione. Questa precauzione è importante in tutti i casi di azione educativa, ma ancora di più quando si decide d'intraprendere un percorso alternativo e innovativo di educazione alla cittadinanza. Dose, modo e tempo di somministrazione Le pillole di cittadinanza non hanno un tempo definito di somministrazione, è molto riduttivo racchiudere un percorso di cittadinanza e Costituzione in un orario definito e limitato. Allo stesso tempo non è utile affidare ad un solo docente, nel caso della scuola, lo sviluppo di queste attività. Effetti indesiderati: Attenzione, il giusto modo di somministrazione può favorire la crescita di persone equilibrate e dotate di spirito critico e di rispetto per lo Stato
Abstract: Durante la pandemia le persone con disabilità uditiva hanno visto aumentare le proprie difficoltà, incontrando ulteriori barriere nella comunicazione, oltre quelle con cui già devono normalmente fare i conti. Accessibilità e inclusione sono parole belle e virtuose ma dobbiamo praticarle grazie alla scienza e al progresso tecnologico. Per trovare soluzioni bisogna tener presente che ogni persona è unica e diversa e che la tecnologia deve sempre di più avvicinarsi alla persona e tenere ...;
[Read more...] Durante la pandemia le persone con disabilità uditiva hanno visto aumentare le proprie difficoltà, incontrando ulteriori barriere nella comunicazione, oltre quelle con cui già devono normalmente fare i conti. Accessibilità e inclusione sono parole belle e virtuose ma dobbiamo praticarle grazie alla scienza e al progresso tecnologico. Per trovare soluzioni bisogna tener presente che ogni persona è unica e diversa e che la tecnologia deve sempre di più avvicinarsi alla persona e tenere conto dell’emotività di ciascuno di noi.
Abstract: Con questo primo cofanetto della collana perMano (curata da Paola Bastianoni), nato da un'idea di Rita Bastianoni e realizzato nelle aule dell'Università di Ferrara, in seno al Laboratorio universitario "Uno sguardo al cielo", vogliamo offrire uno strumento a genitori, educatori ed educatrici per accompagnare i più piccoli nella comprensione e nella elaborazione del lutto. Cinque sono le storie, realizzate da studenti e studentesse del corso di laurea in Scienze filosofiche e dell'educ ...;
[Read more...]Con questo primo cofanetto della collana perMano (curata da Paola Bastianoni), nato da un'idea di Rita Bastianoni e realizzato nelle aule dell'Università di Ferrara, in seno al Laboratorio universitario "Uno sguardo al cielo", vogliamo offrire uno strumento a genitori, educatori ed educatrici per accompagnare i più piccoli nella comprensione e nella elaborazione del lutto. Cinque sono le storie, realizzate da studenti e studentesse del corso di laurea in Scienze filosofiche e dell'educazione, raccolte in una cornice narrativa redatta e illustrata da Marco d'Alessandro che accompagnerà chi legge (e chi ascolta) lungo un sentiero di emozioni, scoperte e riflessioni.
Abstract: Il rapporto con la musica avviene già nell'utero materno: il ritmo del cuore della mamma rappresenta per il feto la prima colonna sonora della vita. Nel corso dell'infanzia ciascuno costruisce gradualmente una sua prima esperienza sonora grazie ai suoni che percepisce intorno a sé. Ma è con l'adolescenza che i ragazzi e le ragazze cominciano a formare una propria identità musicale più sintonica con i cambiamenti del corpo e della mente scegliendo autori, generi musicali e, in alcuni ca ...;
[Read more...]Il rapporto con la musica avviene già nell'utero materno: il ritmo del cuore della mamma rappresenta per il feto la prima colonna sonora della vita. Nel corso dell'infanzia ciascuno costruisce gradualmente una sua prima esperienza sonora grazie ai suoni che percepisce intorno a sé. Ma è con l'adolescenza che i ragazzi e le ragazze cominciano a formare una propria identità musicale più sintonica con i cambiamenti del corpo e della mente scegliendo autori, generi musicali e, in alcuni casi, percorsi di studio. La musica rappresenta una risorsa preziosa da sempre nella formazione della personalità di ciascuno. Svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di valori etici e contribuisce alla definizione e anche al riconoscimento dell'identità sociale di ognuno. Anche per questo nei Paesi europei, compreso il nostro, l'educazione musicale sta assumendo sempre più importanza tra gli obiettivi previsti dal curricolo scolastico che vede il rafforzamento delle intelligenze emotive. Questo libro aiuta a comprendere quanto e come la musica accompagni la crescita emotiva della personalità dei ragazzi e come una formazione attraverso di essa debba essere inserita tra gli strumenti utili per il miglioramento del sistema scolastico. Perché la musica non sia più considerata una semplice "risorsa ricreativa" o passione di pochi, bensì uno dei linguaggi educativi della Scuola pubblica che consentono a tutti e tutte di diventare cittadini.
Abstract: La nonviolenza qui proposta è un’attitudine a vivere – nel proprio contesto di vita, di lavoro, di impegno sociale – una costante tensione verso il cambiamento, nella convinzione che se è inevitabile che ci siano i conflitti, è anche possibile imparare a gestirli in maniera nuova e consentire (a chi maggiormente colpito dagli effetti di tali conflitti) di acquisire consapevolezza e capacità tali da saper riequilibrare la situazione, verso la giustizia e il rispetto di ciascuno. In ques ...;
[Read more...]La nonviolenza qui proposta è un’attitudine a vivere – nel proprio contesto di vita, di lavoro, di impegno sociale – una costante tensione verso il cambiamento, nella convinzione che se è inevitabile che ci siano i conflitti, è anche possibile imparare a gestirli in maniera nuova e consentire (a chi maggiormente colpito dagli effetti di tali conflitti) di acquisire consapevolezza e capacità tali da saper riequilibrare la situazione, verso la giustizia e il rispetto di ciascuno. In questa direzione gioca un ruolo centrale l’educazione. I metodi della nonviolenza possono essere utilmente applicati nella vita di tutti i giorni per apportarvi dei cambiamenti? Può la nonviolenza essere un utile strumento in ambito educativo? Da questi interrogativi nasce il desiderio di coniugare la teoria con la pratica della nonviolenza; infatti, i percorsi formativi proposti (con giochi e attività) diventano prima di tutto un’esperienza, grazie alla quale il singolo partecipante o il gruppo può incamminarsi sulla strada della nonviolenza nei propri contesti di vita e di impegno. Si tratta di un manuale che può aiutare le persone, i gruppi, le associazioni, ma soprattutto insegnanti, educatori e formatori, a riscoprire motivazioni, avere stimoli concreti e ritrovare entusiasmo nel sentirsi agenti sociali del cambiamento. Un libro da “usare”, con urgenza. Perché imparare giocando a fare la pace è il modo con il quale si impara la pace.