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Monograph to Print
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Pubblicazione:[Bergamo] : Zeroseiup, 2024
Abstract: «Un bambino, ogni bambino, bisognerebbe accettarlo come un fatto nuovo, con il quale il mondo ricomincia ogni volta da capo... Solo una disposizione del genere può giustificare poi tutti i discorsi che si fanno sui "diritti del bambino", sulla "scuola su misura del bambino", sul bambino "produttore" e "creatore", anziché consumatore di sapere, di cultura, di valori. Altrimenti sono un inganno. Il concreto, nell'educazione, è il bambino: non il progetto educativo, non il programma scola ...;
[Read more...]«Un bambino, ogni bambino, bisognerebbe accettarlo come un fatto nuovo, con il quale il mondo ricomincia ogni volta da capo... Solo una disposizione del genere può giustificare poi tutti i discorsi che si fanno sui "diritti del bambino", sulla "scuola su misura del bambino", sul bambino "produttore" e "creatore", anziché consumatore di sapere, di cultura, di valori. Altrimenti sono un inganno. Il concreto, nell'educazione, è il bambino: non il progetto educativo, non il programma scolastico, non la tecnica didattica in sé». La citazione è tratta dal volume. Nella prima parte la parola è lasciata a Gianni Rodari: "ascolteremo la sua voce registrata 50 anni fa durante un seminario di aggiornamento di quattro giorni organizzato nel gennaio del 1974 dal Comune di Forlì destinato in prevalenza a chi operava negli asili nido e nella scuola dell'infanzia. [...] Un discorso che a volte ci sembrerà "datato" perché il contesto è quello di 50 anni fa, ma è il "bambino al centro del suo discorso che va al di là del contingente storico e delle persone a cui era destinato. «Immaginazione e attività espressiva è il titolo che troviamo nella prima pagina dei suoi appunti manoscritti che si articola in quattro temi: Grammatica della fantasia, Lettura dei giochi infantili, I bambini e la poesia, II teatro dei bambini. "Al servizio del bambino"... il titolo abbraccia in maniera significativa anche la seconda parte del volume dove appunto il "focus" si sposta sui "servizi educativi che interessano la fascia 0-6 anni. Vi confluiscono una serie di contributi dei referenti dell'amministrazione comunale responsabili del settore, che ci offrono il quadro dell'evoluzione delle politiche educative allo scopo di far emergere gli elementi di continuità e l'attualità del pensiero di Rodari nel contesto attuale. In realtà solo per comodità parliamo di una prima e di una seconda parte: emerge chiaramente che insieme fanno un tutt'uno: il seminario di Gianni Rodari è parte integrante del progetto avviato agli inizi degli anni '70 sulla riqualificazione dei servizi che interessano il periodo della prima infanzia e di cui la cittadinanza di Forlì deve ritenersi fiera. È Rodari stesso a sottolinearlo in un articolo pubblicato sul quotidiano Romano Paese sera nella rubrica "Dialoghi con i genitori" del 9 dicembre 1973. Così conclude: «Il documento che abbiamo riportato e succintamente commentato è tratto dai verbali di un convegno dei comitati scuola di Forlì. È l'intervento, tutto cose, ispirato a una mentalità nuova e ad una pratica rivoluzionaria, di un qualunque padre di famiglia. Ma lo si potrebbe leggere come un trattato politico-pedagogico, tanto è pieno di intelligenza democratica. Aggiungeremo per concludere una sola riflessione: i forlivesi non sono una razza a parte... ci sono motivi perché ciò che è possibile a Forlì non sia possibile a Roma o a Trapani? La domanda, si capisce, non è ai genitori o agli insegnanti, ma agli amministratori comunali".