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Filmic material
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Pubblicazione:[Roma] : RAI Eri ; [Roma] : Gruppo Editoriale l'Espresso, c2012
Abstract: Il conte Romeo Daddi, personaggio serio e rispettabile, è molto innamorato della moglie ed è buon amico di Giorgio Vanzi, nonostante ciò gli accade di tradire l’amicizia e la moglie con Ginevra, amica di famiglia e moglie di Vanzi. Il suo non è stato un innamoramento, ma un atto istintivo che, non si sa come, l’ha portato a fare quello che ha fatto. Dopo un doloroso chiarimento fra loro Romeo Daddi ricorda un altro delitto, compiuto da ragazzo, di natura molto diversa. In una sciocca l ...;
[Read more...]Il conte Romeo Daddi, personaggio serio e rispettabile, è molto innamorato della moglie ed è buon amico di Giorgio Vanzi, nonostante ciò gli accade di tradire l’amicizia e la moglie con Ginevra, amica di famiglia e moglie di Vanzi. Il suo non è stato un innamoramento, ma un atto istintivo che, non si sa come, l’ha portato a fare quello che ha fatto. Dopo un doloroso chiarimento fra loro Romeo Daddi ricorda un altro delitto, compiuto da ragazzo, di natura molto diversa. In una sciocca lite con un ragazzo, di quelle liti che avvengono per “futili motivi”, lo aveva colpito con una pietra uccidendolo. Il racconto di Romeo é allucinante: il ragazzo giaceva morto ai suoi piedi, eppure lui non si sentiva colpevole; tutto era avvenuto come in un incubo, in una specie di delirio dove il protagonista del fatto non era lui, che se ne era tornato tranquillamente a casa, quasi che in ognuno di noi ci siano due ‘io’.
Anche quello che è avvenuto con Ginevra è stato come un sogno di cui si percepisce la realtà solo quando si torna in se stessi. La situazione si è ripetuta: un altro delitto è stato compiuto per istinto, non si sa come, ma per il quale occorre assumersi le proprie responsabilità: si deve essere chiamati a rispondere anche delle azioni di quell’io che talora ci sovrasta e ci trascina. Bisogna cercare la punizione anche se non ci si sente colpevoli: il conte farà in modo che il suo amico Giorgio lo uccida, anche lui senza volerlo, non si sa come. Quante volte ci si è rimproverati di un atto istintivo, di cui percepivamo le conseguenze e che nonostante ciò abbiamo compiuto? Perché l’abbiamo fatto? Chi o cosa ci ha spinto a farlo? Ci sono dunque due ‘io’ dentro di noi ed uno é nemico dell’altro.