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Filmic material
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Pubblicazione:Roma : Rai Cinema : 01 Distribution, ℗2011
Abstract: Il titolo suona volutamente paradossale. In Italia ogni anno vengono pubblicate decine di migliaia di novità librarie, e letteralmente non si contano gli esordi di poeti, narratori e saggisti. Il titolo di scrittore, insomma, non si nega a nessuno. Il libro è così divenuto il feticcio per eccellenza della nostra «società del narcisismo». E attorno al libro si è affermata, con la nascita e il crescente predominio dell'editoria di massa, una vera e propria industria della vanità. A front ...;
[Read more...]Il titolo suona volutamente paradossale. In Italia ogni anno vengono pubblicate decine di migliaia di novità librarie, e letteralmente non si contano gli esordi di poeti, narratori e saggisti. Il titolo di scrittore, insomma, non si nega a nessuno. Il libro è così divenuto il feticcio per eccellenza della nostra «società del narcisismo». E attorno al libro si è affermata, con la nascita e il crescente predominio dell'editoria di massa, una vera e propria industria della vanità. A fronte di questo sistema apparentemente senza falle né residui, Senza scrittori mette in scena un guastafeste ingombrante, il critico Andrea Cortellessa, che quelle falle e quei residui ostinatamente cerca e in parte trova. E che infine, quasi per caso, perviene in un luogo che pare fuori dallo spazio e dal tempo, la fantomatica Stazione di Topolò sita al confine con la Slovenia: dove espressione artistica e letteraria, relazioni personali e col territorio, senso della storia e dell'identità sembrano trovare un equilibrio precario quanto affascinante.