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Autore:Lupo, Salvatore
Pubblicazione:Torino : Einaudi, 2008
Abstract: La mafia non si identifica con una società locale, ma rappresenta il frutto perverso dell'incontro di ambienti tra loro diversissimi. Anche per questo la sua storica fortuna deriva dall'intreccio tra i due versanti. Un intreccio che viene generalmente ricondotto alla grande migrazione otto-novecentesca, ma che è divenuto poi un fenomeno permanente. Esso si ripropone a ondate per tutto il Novecento: si muovono le persone, i prodotti legali e illegali, ma anche i modelli associativi crim ...;
[Read more...]La mafia non si identifica con una società locale, ma rappresenta il frutto perverso dell'incontro di ambienti tra loro diversissimi. Anche per questo la sua storica fortuna deriva dall'intreccio tra i due versanti. Un intreccio che viene generalmente ricondotto alla grande migrazione otto-novecentesca, ma che è divenuto poi un fenomeno permanente. Esso si ripropone a ondate per tutto il Novecento: si muovono le persone, i prodotti legali e illegali, ma anche i modelli associativi criminali. Si tratta di flussi che vanno dalla Sicilia all'America ma anche nella direzione opposta. E il meccanismo è cosí fluido perché ci sono vuoti sociali, aree grigie tra legalità e illegalità, sistemi di corruzione politica e affaristica, meccanismi identitari che creano campi di azione favorevoli su entrambi i versanti. Nel flusso variegato degli eventi storici, due società cosí diverse domandano entrambe mafia, necessitando dall'altro lato di strumenti non poi così diversi di lotta alla criminalità organizzata. La mafia non è un fenomeno periferico e arretrato, nemico della modernità nei suoi vari aspetti. Al contrario, il fenomeno mafioso si è annidato almeno dalla fine dell'Ottocento nelle pieghe della parte piú ricca del mondo: a New York e in altre città multietniche della costa orientale degli Stati Uniti. La mafia è riuscita a costruire un ponte che ha collegato per decenni quelle metropoli avanzate con Palermo e la Sicilia. Un collegamento criminale e culturale, che Salvatore Lupo racconta in modo originale in un saggio di storia che dimostra come la mafia sia capace di sostenere pratiche criminali di grande scala in periodi, luoghi e società differenti. E dal quale emerge un modello mafioso che non è per niente arcaico ma che, al contrario, si è mostrato in grado di adattarsi perfettamente alla modernità.