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Pubblicazione:Milano : Eagle Pictures, [c2010?]
Abstract: Penisola di Taman, Crimea, 1943, durante la seconda guerra mondiale il caporale Rolf Steiner opera in un plotone di esploratori, un'unità scelta che compie azioni in profondità nelle linee sovietiche; è un uomo disilluso dalla guerra ma nel contempo un militare dalle grandi capacità e per questo tenuto in grande considerazione dal comandante del reggimento, il colonnello Brandt, che gli lascia ampia libertà di azione.
L'arrivo del nuovo comandante del battaglione, il capitano Strans ...;
[Read more...]Penisola di Taman, Crimea, 1943, durante la seconda guerra mondiale il caporale Rolf Steiner opera in un plotone di esploratori, un'unità scelta che compie azioni in profondità nelle linee sovietiche; è un uomo disilluso dalla guerra ma nel contempo un militare dalle grandi capacità e per questo tenuto in grande considerazione dal comandante del reggimento, il colonnello Brandt, che gli lascia ampia libertà di azione.
L'arrivo del nuovo comandante del battaglione, il capitano Stransky, sconvolge gli equilibri che sembravano esistere in seno al reggimento: egli, fino a quel momento di stanza a Parigi e mai realmente impegnato in combattimento, si presenta al colonnello ed al suo aiutante, il capitano Kiesel, con ambiziose idee per sconfiggere il nemico e fin dal primo momento i due ufficiali si rendono conto che il capitano è impreparato alla guerra e, quando egli si allontana, esprimono perplessità anche in merito all'"uomo" che palesemente manifesta il desiderio di essere decorato con la "croce di ferro" e solo in ragione di questo ha chiesto il trasferimento al fronte russo.
Stransky entra subito in conflitto con Steiner: in un primo momento quando gli ordina di uccidere un giovanissimo prigioniero russo ed il caporale rifiuta[2] (incombenza che sembra venire assunta da un commilitone che però salva il ragazzo nascondendolo) e successivamente, durante la lettura del rapporto sull'ultima azione, quando Steiner dapprima non si mostra entusiasta della promozione a sergente maggiore e poi fa chiaramente intendere al capitano di non essere disposto ad eseguire qualunque ordine se lo ritiene inutile o dannoso per la vita degli uomini.
La natura del capitano si rivela in tutta la sua drammaticità durante un attacco dell'Armata rossa in cui si dimostra non soltanto un militare di nessuna capacità, sostanzialmente un vile, ma soprattutto, per come intenda sottrarre il merito del contrattacco che ha respinto i russi al tenente Meyer, comandante del plotone di Steiner morto durante il combattimento, sapendo che questo gli consentirà di ricevere l'ambita decorazione.
Steiner scopre l'intenzione di Stransky una volta tornato dall'ospedale militare dove è stato ricoverato dopo essere stato ferito, e dove intreccia una breve relazione con Eva, una giovane infermiera che invano tenterà di non far ripartire il sergente; il capitano infatti lo convoca "privatamente" e gli comunica che il suo sottoposto tenente Triebig, tenuto in pugno dopo averne scoperto l'omosessualità, ha già firmato una dichiarazione in cui si attesta che egli ha guidato il contrattacco, citando come secondo testimone proprio Steiner.
Dopo un concitato dialogo in cui Stransky confessa pateticamente di volere la croce di ferro per non essere sottostimato dalla sua famiglia ma facendo notare a Steiner che in ogni caso esistono delle "caste" e loro due non saranno mai di pari livello, il sergente rifiuta ma, una volta innanzi al colonnello, si rifiuta anche di testimoniare "contro" Stransky, considerando la loro vicenda un fatto personale, non da risolvere attraverso i canali militari.
Stransky, consapevole della possibilità di essere giudicato da una Corte marziale, cerca la maniera di eliminare Steiner: dapprima evita di comunicargli l'ordine di ritirata, tagliandolo fuori dopo l'attacco russo che sfonda il debole fronte tedesco, e successivamente, mentre rientra nelle linee con i pochi superstiti del suo plotone (alcuni in uniforme russa, stratagemma usato per passare attraverso i soldati sovietici), li fa mitragliare dal tenente Triebig col pretesto di un mancato riconoscimento.
Steiner si salva e, dopo avere ucciso Triebig, trova Stransky nel suo bunker mentre si appresta a partire per Parigi, essendo riuscito nel frattempo ad ottenere il trasferimento. Qui avviene quello che nelle intenzioni di Steiner dovrebbe essere il confronto finale tra i due ma, diversamente da quanto egli aveva previsto, dopo un rabbioso dialogo che si conclude con il rimasto celebre scambio di battute "ti farò vedere come combatte un ufficiale prussiano" ed "io ti farò vedere come ci si guadagna la croce di ferro", escono insieme avviandosi incontro al loro destino.