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Monografia a Stampa
Monografia a Stampa
Autore:ravasi, gianfranco
Pubblicazione:Milano : Mondadori, 2006
Abstract/Sommario: "Perché continui a rovinare te stesso e la creazione con tanta leggerezza e superficialità?" domanda il Creatore in una parabola araba. In una società segnata dalla fretta e dall'indifferenza e dove uomini e donne si agitano in modo frenetico e insensato, Gianfranco Ravasi ci invita a fermarci almeno un istante ogni giorno per ascoltare, tra le chiacchiere e il brusio ininterrotto, una parola che faccia fremere la coscienza e ripeta quell'antica domanda. 366 "sentenze", quanti sono i g ...;
[Leggi tutto...]"Perché continui a rovinare te stesso e la creazione con tanta leggerezza e superficialità?" domanda il Creatore in una parabola araba. In una società segnata dalla fretta e dall'indifferenza e dove uomini e donne si agitano in modo frenetico e insensato, Gianfranco Ravasi ci invita a fermarci almeno un istante ogni giorno per ascoltare, tra le chiacchiere e il brusio ininterrotto, una parola che faccia fremere la coscienza e ripeta quell'antica domanda. 366 "sentenze", quanti sono i giorni di un anno bisestile, distribuite nell'arco di dodici mesi, sono l'occasione per altrettante riflessioni, segnate certo dalla spiritualità cristiana, ma destinate anche a chi è agnostico o semplicemente in ricerca. Muriel Spark e Victor Hugo, William Shakespeare e Henrik Ibsen, Confucio e Karol Wojtyla, sant'Agostino e madre Teresa di Calcutta, ma anche Tiziano Terzani ed Ennio Flaiano, Jules-Henri Poincaré e Carl Gustav Jung, Arthur Schopenhauer e Miguel de Unamuno: scrittori, filosofi, mistici e scienziati di tutti i tempi si rivolgono a noi dalle pagine di questo libro e scuotono il nostro animo intorpidito con la forza e l'intelligenza del loro pensiero. Ogni frase suscita il commento pacato ma partecipe dell'autore, che non esita a parlare di vita e di morte, di bene e di male, di amore e di odio, di giustizia e di passione. Ma che pure esprime con franchezza un giudizio sui reality show, i divi del calcio, il mondo del gossip, i maghi e i cartomanti. "Vorremmo che questo fosse un vero e proprio libro di augurio" scrive Ravasi. "Un invito all'impegno fiducioso nella vita di ogni giorno, alla lotta contro ogni superficialità, indifferenza, volgarità, ma anche contro ogni inerzia e rassegnazione." Si realizzerebbe allora ciò che auspicava Girolamo Savonarola, le cui parole possono essere assunte, pur nel linguaggio un po' ruvido del Quattrocento, a motto per queste pagine: "Vi sono stati alcuni che da un discorso o da una lettura hanno raccolto una sentenza, una parola, una spiga che ha dato loro da mangiare per tutto il resto della vita. Quando tu senti una buona spiga, pigliala e serbala, e di': Questa è mia!".