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Pubblicazione:Milano : Mondadori, 2006
Résumé/Synthèse: A partire dall'anno Mille, nella scia di una diffusa ripresa economica, l'Europa viene investita da un inarrestabile processo di rinnovamento sociale e politico, originato dalla progressiva dissoluzione dei due grandi poteri centrali, l'impero e la Chiesa. Questa crisi segnerà la nascita di una nuova coscienza culturale e il fiorire di manifestazioni artistiche locali, culla delle future arti nazionali. Se la riforma cluniacense riveste l'Europa di un "candido manto di chiese" - ripren ...;
[Tout lire...]A partire dall'anno Mille, nella scia di una diffusa ripresa economica, l'Europa viene investita da un inarrestabile processo di rinnovamento sociale e politico, originato dalla progressiva dissoluzione dei due grandi poteri centrali, l'impero e la Chiesa. Questa crisi segnerà la nascita di una nuova coscienza culturale e il fiorire di manifestazioni artistiche locali, culla delle future arti nazionali. Se la riforma cluniacense riveste l'Europa di un "candido manto di chiese" - riprendendo l'espressione del cronista Rodolfo il Glabro -, non meno importante per il rinnovamento della produzione artistica è il ruolo delle città, che rinascono grazie al crescente sviluppo demografico e al nuovo peso assunto dai commerci, divenendo il principale motore politico, economico e culturale della società europea. Sovrani, nobiltà, ecclesiastici, comunità cittadine e nascente borghesia vedono nell'arte uno dei mezzi per legittimare la propria supremazia e il proprio status sociale. La ricchezza e la varietà degli esiti che caratterizzano la stagione romanica sono ben documentate nei cantieri delle cattedrali cittadine, dove si sperimentano soluzioni costruttive e si afferma un nuovo linguaggio figurativo, attraverso i complessi programmi iconografici delle decorazioni pittoriche e scultoree. Con il passare del tempo e l'affinarsi delle tecniche, in area francese, a partire dalla fine del XII secolo, le architetture si fanno più leggere e slanciate, le superfici murarie si svuotano per lasciare spazio a sfavillanti vetrate, dando vita a uno spazio trasfigurato dalla luce divina. È il trionfo dell'architettura gotica, che nelle chiese di Francia e Germania darà i suoi esiti più impressionanti. Raffinatezza, perizia esecutiva, preziosità dei materiali sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano il linguaggio estetico del mondo gotico, che si cimenta nelle arti decorative più diverse, oltre alle tradizionali arti maggiori: dalla miniatura all'oreficeria, dagli avori alle vetrate. Il dialogo con l'arte classica - intenso durante tutto il Medioevo, dove si confronta con tradizioni locali o viene mediato attraverso l'esperienza della tradizione bizantina - nel corso del XIII secolo si accompagna a un'attenta osservazione della natura. A partire da questi elementi si sviluppano i due filoni portanti dell'arte europea trecentesca: da una parte l'eleganza formale e il linearismo dello stile d'oltralpe, manifestazione degli ideali cortesi, dall'altra la ricerca spaziale, la plasticità e il vigore espressivo delle opere degli artisti italiani.