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Autore:Marías, Javier
Pubblicazione:Torino : Einaudi, 2019
Résumé/Synthèse: Una ventina di autori, trattati come personaggi letterari, per rivelarne i particolari piú curiosi delle loro vite, troppo spesso trascurate a favore delle loro opere. La scelta e l'ordine di apparizione sono arbitrari, ma Marías si impone due regole, ovvero che gli autori non siano spagnoli e che siano rigorosamente morti. E cosí, in questo libro si incontrano, tra gli altri, un Faulkner che scrive per poter comprare cavalli, Conrad in un'insolita versione sulla terraferma, una Blixen ...;
[Tout lire...]Una ventina di autori, trattati come personaggi letterari, per rivelarne i particolari piú curiosi delle loro vite, troppo spesso trascurate a favore delle loro opere. La scelta e l'ordine di apparizione sono arbitrari, ma Marías si impone due regole, ovvero che gli autori non siano spagnoli e che siano rigorosamente morti. E cosí, in questo libro si incontrano, tra gli altri, un Faulkner che scrive per poter comprare cavalli, Conrad in un'insolita versione sulla terraferma, una Blixen seduttrice di giovani poeti, Joyce grande estimatore dell'attività scatologica della moglie Nora – che forse non a caso lo definí «un fanatico» –, Tomasi di Lampedusa emblema del fumatore accanito e proverbiale autore postumo. Alcune storie si incrociano, come quelle di Conrad e James, legati da una cordiale antipatia, o si ingarbugliano in astiosi legami familiari, come succede per Madame du Deffand e Julie de Lespinasse. E poi, come in una singolare mise en abîme, l'infanzia di Kipling e delle sorelle Brontë diventa «dickensiana», o lo stesso Marías si trasforma in un personaggio della biografia di Nabokov. Corredato delle immagini piú celebri di questi artisti, che Marías ha collezionato per anni in forma di cartolina, Vite scritte ci accompagna in un viaggio insolito e appassionante attraverso vite talmente incredibili da non poter essere altro che, inevitabilmente, vere.