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Boys
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Pubblicazione:Firenze : Salani, 1995
Abstract: Molte persone fingono di vivere, non inventano una vita personale, ma ripetono gli atti che credono di dover fare: ci si deve svegliare, si deve far colazione, si deve andare al lavoro. Una vita automatica che diventa finzione, stereotipo. La famiglia di bambole che una sarta magica inventò un tempo nella sua buia casa, finge di appartenere all'umanità, di aver bisogno di mangiare, di lavorare, di dormire, perfino di venire in visita da una villetta suburbana, quando invece si esce da ...;
[Read more...]Molte persone fingono di vivere, non inventano una vita personale, ma ripetono gli atti che credono di dover fare: ci si deve svegliare, si deve far colazione, si deve andare al lavoro. Una vita automatica che diventa finzione, stereotipo. La famiglia di bambole che una sarta magica inventò un tempo nella sua buia casa, finge di appartenere all'umanità, di aver bisogno di mangiare, di lavorare, di dormire, perfino di venire in visita da una villetta suburbana, quando invece si esce da un armadio. La finzione continuerebbe per sempre, se una lettera che annuncia l'arrivo del nuovo padrone di casa non gettasse tutti nel panico di essere scoperti. Basteranno gli occhiali neri a nascondere gli occhi di bottone, le sciarpe a nascondere le guance di stoffa, i berretti a celare i capelli di lana? Ma i pericoli non vengono solo dall'esterno: anche in una famiglia che vive una vita in penombra ci sono i ribelli, le adolescenti desiderose di evadere, come Appleby; gli individui come Soobie doppiamnete emarginati perché sono pupazzi e perché la stoffa del loro corpo è blu, blu come la malinconia di una vita nascosta, che pure riserva risvolti stupefacenti.